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I VINI D.O.C. DELLA PROVINCIA DI PAVIA
La
denominazione Oltrepò Pavese
è riservata ai vini DOC la cui
produzione è consentita nella
zona chiamata Oltrepò Pavese
compresa nella fascia collinare della
provincia di Pavia a sud del Po. A partire
dalla vendemmia 2007 è stata
riconosciuta la DOCG al vino spumante
Oltrepò Pavese metodo classico.
La DOC è stata riconosciuta con
DPR del 06/08/1970, e successive modifiche
(l'ultima con DM 30/11/2011).
La
zona di produzione delle uve destinate
alla produzione dei vini “Oltrepò
Pavese” comprende la fascia vitivinicola
collinare dell’“Oltrepò
Pavese” per gli interi territori
dei seguenti comuni in provincia di
Pavia: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo,
Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto
Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo,
Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia,
Montescano, Montù Beccaria, Mornico
Losana, Oliva Gessi, Pietra de’
Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca
Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano
al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza
Coste, Volpara, Zenevredo e per parte
dei territori di questi altri comuni:
Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla,
Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello
della Battaglia, Montesegale, Ponte
Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano,
Santa Giuletta, Stradella, Torricella
Verzate.
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.ELENCO
VINI |
Caratteristiche
organolettiche |
Abbinamenti |
Produzione |
Bonarda
dell'Oltrepò Pavese |
Colore:
rosso rubino intenso.
Profumo: intenso e gradevole,
delicato sentore di lieviti.
Sapore: secco o amabile, leggermente
tannico, fresco e talvolta vivace o frizzante. |
La
versione più diffusa di questo
tipico prodotto dell'Oltrepò si
presenta vivace o frizzante e si abbina
a piatti di salumi, bolliti, cotechino,
zampone, cassoeula. Anche paste asciutte
con sughi a base di pomodoro meglio se
con carne, risotti con carne e/o legumi,
ravioli di carne anche in brodo. Esiste
però anche una variante ferma,
molto più corposa e strutturata
(celebre ad esempio il Gaggiarone, prodotto
sull'omonimo colle di Rovescala), ideale
per le carni rosse e i salumi. |
L'Oltrepò
Pavese Bonarda è un vino DOC la
cui produzione è consentita nella
provincia di Pavia. Il vitigno utilizzato
per la sua produzione è la Croatina
detto tradizionalmente Bonarda nelle zone
dell'Oltrepò e del Piacentino.
Già considerato una tipologia della
DOC Oltrepò Pavese, con DM 03/08/2010
ha ottenuto la qualifica di DOC a sé
stante con la denominazione ufficiale
di Bonarda dell'Oltrepò Pavese. |
Buttafuoco
dell'Oltrepò Pavese |
Colore:
rosso rubino vivace con riflessi violacei.
Profumo: buona intensità,
penetrante, con una leggera nota di liquirizia,
confettura di ribes con sfumature speziate.
Sapore: corposo, netto, rotondo
e robusto. |
Si
consiglia l'abbinamento con piatti a base
di carne rossa o di cacciagione. |
Il
Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese
è un vino DOC la cui produzione
è consentita nella provincia di
Pavia. Si ottiene tradizionalmente dalla
vinificazione congiunta dei vitigni Croatina
(localmente chiamato anche Bonarda), Barbera,
Uva Rara e Ughetta di Canneto, coltivati
su versanti ben esposti e spesso molto
ripidi, in una ristretta area collinare
dell'Oltrepò Pavese orientale,
corrispondente al territorio di sette
comuni: Canneto Pavese, Castana, Montescano,
Cigognola, Pietra de Giorgi, Broni e Stradella.
Viene prodotto nelle versioni: fermo (anche
a lungo invecchiamento), vivace e frizzante.
Già considerato una tipologia della
DOC Oltrepò Pavese, con DM 03/08/2010
ha ottenuto la qualifica di DOC a sé
stante con la denominazione ufficiale
di Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese
o Buttafuoco. |
Casteggio
(DOC) |
Colore:
rosso rubino intenso, talvolta con riflessi
violacei e tendente al granato con l’invecchiamento.
Profumo:
profumo intenso, etereo, delicato.
Sapore:
secco, corposo, armonico. |
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Il
Casteggio è un vino DOC rosso la
cui produzione è consentita nella
provincia di Pavia. È stato riconosciuto
come DOC con DM 03/08/2010. In precedenza
era considerato una varietà dell'Oltrepò
Pavese rosso; rispetto al generico rosso
si distingueva per la particolare rinomanza,
ribadita dal disciplinare particolarmente
rigoroso. Inoltre rispetto al rosso Oltrepò
è stato parzialmente modificato
l'uvaggio in modo da tener conto della
tradizione locale che dà maggiore
spazio al vitigno Barbera. L'area
di produzione è circoscritta ai
comuni di Casteggio, Borgo Priolo, Corvino
San Quirico, Montebello della Battaglia,
Calvignano, Oliva Gessi e Torrazza Coste.
Può essere commercializzato nelle
tipologie Casteggio e Casteggio riserva. |
Oltrepò
Pavese rosso |
Colore:
rosso rubino intenso.
Profumo: vinoso intenso.
Sapore: pieno, leggermente
tannico di corpo e talvolta vivace. |
È
vino adatto ai secondi di carne, anche
alla brace. |
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Oltrepò
Pavese rosso riserva |
Colore:
rosso rubino con riflessi aranciati.
Profumo: intenso ed etereo.
Sapore: asciutto, corposo,
armonico. |
È
vino da piatti di carne robusti: bollito
misto, cassoeula, cotechino/zampone con
legumi, ossobuchi con risotto alla milanese,
coda di bue. |
Oltrepò
Pavese rosato |
Colore:
rosato tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: leggermente vinoso,
caratteristico.
Sapore: asciutto, armonico
e talvolta vivace. |
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Oltrepò
Pavese rosato frizzante |
Colore:
rosato tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: leggermente vinoso,
caratteristico.
Sapore: asciutto, armonico
e talvolta vivace. |
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Oltrepò
Pavese bianco |
Colore:
giallo paglierino più o meno intenso.
Profumo: intenso, caratteristico.
Sapore: asciutto, gradevole,
di gusto fresco e armonico. |
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Oltrepò
Pavese Barbera |
Colore:
rosso rubino intenso, limpido, brillante.
Profumo: vinoso e, dopo
invecchiamento, profumo caratteristico.
Sapore: secco sapido,
di corpo, leggermente tannico. |
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Oltrepò
Pavese Barbera frizzante |
Colore:
rosso rubino intenso, limpido, brillante.
Profumo: vinoso, profumo
caratteristico.
Sapore: sapido, di corpo. |
Oltrepò
Pavese Barbera riserva |
Colore:
rosso rubino intenso con riflessi granati.
Profumo: vinoso, profumo
caratteristico.
Sapore: sapido, di corpo. |
Oltrepò
Pavese Cabernet Sauvignon
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Colore :
rosso rubino intenso.
Profumo:
leggermente erbaceo, caratteristico.
Sapore : armonico,
pieno, lievemente tannico. |
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Oltrepò
Pavese Chardonnay |
Colore:
giallo paglierino più o meno carico.
Profumo: caratteristico,
con vena aromatica.
Sapore : secco,
intenso, sapido, gradevole. |
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Oltrepò
Pavese Chardonnay frizzante |
Colore:
giallo paglierino più o meno carico.
Profumo: caratteristico,
con vena aromatica.
Sapore : fresco, intenso,
sapido, gradevole, vivace. |
Oltrepò
Pavese Chardonnay spumante |
Colore:
giallo paglierino più o meno carico.
Profumo: caratteristico,
con vena aromatica.
Sapore : fresco, intenso,
sapido, gradevole. |
Oltrepò
Pavese Cortese |
Colore:
giallo paglierino chiaro.
Profumo: vinoso,
caratteristico.
Sapore:
morbido,
fresco, piacevole. |
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Oltrepò
Pavese Cortese frizzante |
Colore:
giallo paglierino chiaro.
Profumo: vinoso,
caratteristico.
Sapore:
morbido,
fresco. |
Oltrepò
Pavese Cortese spumante |
Colore:
giallo paglierino chiaro.
Profumo: vinoso,
caratteristico.
Sapore:
morbido,
fresco, piacevole. |
Oltrepò
Pavese Malvasia |
Colore:
giallo paglierino
Profumo: aromatico, caratteristico,
intenso.
Sapore: secco, persistente. |
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Oltrepò
Pavese Malvasia frizzante |
Colore:
giallo paglierino.
Profumo: aromatico, caratteristico,
intenso.
Sapore: gradevole, morbido. |
Oltrepò
Pavese Malvasia spumante |
Colore:
giallo paglierino.
Profumo: aromatico, caratteristico,
intenso.
Sapore: secco, amabile,
dolce. |
Oltrepò
Pavese Moscato |
Colore:
giallo paglierino, con riflessi dorati.
Profumo:
aromatico, caratteristico, intenso e delicato.
Sapore:
dolce, gradevole, vivace. |
|
Il
vino a Denominazione di Origine Oltrepò
Pavese Moscato all’atto dell’immissione
al consumo può essere caratterizzato,
alla stappatura del recipiente, da uno
sviluppo di anidride carbonica proveniente
esclusivamente dalla fermentazione, che
conservato alla temperatura di 20°
centigradi in recipienti chiusi, presenta
una sovrappressione dovuta all’anidride
carbonica in soluzione, non superiore
a 1,7 bar.
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Oltrepò
Pavese Moscato frizzante |
Colore:
giallo paglierino, con riflessi dorati.
Profumo :
aromatico, caratteristico, intenso e delicato.
Sapore :
dolce, gradevole, vivace. |
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Oltrepò
Pavese Moscato spumante dolce |
Colore:
giallo paglierino, con riflessi dorati.
Profumo :
aromatico, caratteristico, intenso e delicato.
Sapore :
dolce, gradevole. |
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Oltrepò
Pavese Moscato passito |
Colore:
giallo dorato o leggermente ambrato.
Profumo:
aromatico, caratteristico e delicato.
Sapore:
dolce, armonico, pieno e vellutato. |
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Oltrepò
Pavese Moscato
liquoroso |
Colore:
giallo dorato o leggermente ambrato.
Profumo: aromatico intenso.
Sapore: vellutato, secco. |
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Oltrepò
Pavese Pinot Grigio |
Colore:
paglierino più o meno intenso o
leggermente ramato
Profumo:
caratteristico, fruttato.
Sapore:
fresco, sapido, secco, gradevole e talvolta
vivace o frizzante. |
Antipasti
leggeri, con tutto il pasce in particolare
alla griglia, carni bianche. |
Già
considerato una tipologia della DOC Oltrepò
Pavese, con DM 03/08/2010 ha ottenuto
la qualifica di DOC a sé stante
con la denominazione ufficiale di Oltrepò
Pavese Pinot Grigio. |
Oltrepò
Pavese Pinot Nero (vinificato in bianco) |
Colore:
giallo paglierino, verdognolo chiarissimo
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido,
fine, molto gradevole. |
|
L'Oltrepò
Pavese Pinot Nero è un vino DOC
la cui produzione è consentita
nella provincia di Pavia. Bisogna distinguere
il Pinot nero vinificato in bianco e in
rosato, che costituiscono tipologie della
DOC Oltrepò Pavese, dal Pinot Nero
dell'Oltrepò Pavese vinificato
in rosso, che è una DOC a sé
stante. |
Oltrepò
Pavese Pinot Nero (vinificato in bianco)
frizzante |
Colore:
giallo paglierino, verdognolo chiarissimo.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido,
fine, molto gradevole, vivace. |
Oltrepò
Pavese Pinot Nero (vinificato in bianco)
spumante |
Colore:
giallo paglierino, verdognolo chiarissimo.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido,
fine, molto gradevole. |
Oltrepò
Pavese Pinot Nero rosato |
Colore:
rosato, tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido,
fine, molto gradevole. |
|
L'Oltrepò
Pavese Pinot Nero è un vino DOC
la cui produzione è consentita
nella provincia di Pavia. Bisogna distinguere
il Pinot nero vinificato in bianco e in
rosato, che costituiscono tipologie della
DOC Oltrepò Pavese, dal Pinot Nero
dell'Oltrepò Pavese vinificato
in rosso, che è una DOC a sé
stante. |
Oltrepò
Pavese Pinot Nero rosato frizzante |
Colore :
rosato, tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido,
fine, molto gradevole, vivace. |
|
Oltrepò
Pavese Pinot Nero rosato spumante |
Colore :
rosato, tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido,
fine, molto gradevole. |
|
Oltrepò
Pavese Riesling
|
Colore:
giallo paglierino, chiaro, verdolino.
Profumo: caratteristico,
gradevole.
Sapore: fresco, gradevole. |
Mortadella
con pistacchi. |
L'Oltrepò
Pavese Riesling Italico è un vino
DOC la cui produzione è consentita
nella provincia di Pavia. |
Oltrepò
Pavese Riesling frizzante |
Colore :
giallo paglierino, chiaro, verdolino.
Profumo: caratteristico,
gradevole.
Sapore: fresco, gradevole
intenso. |
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Oltrepò
Pavese Riesling riserva |
Colore :
giallo oro con riflessi tendenti all'ambrato.
Profumo: caratteristico,
gradevole.
Sapore: fresco, gradevole. |
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Oltrepò
Pavese Riesling superiore |
Colore:
giallo oro con riflessi tendenti all'ambrato.
Profumo: caratteristico
e gradevole.
Sapore: fresco, gradevole. |
|
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Oltrepò
Pavese Riesling riserva |
Colore :
giallo paglierino, chiaro, verdolino.
Profumo: caratteristico
e gradevole.
Sapore: secco, fresco,
gradevole e talvolta vivace o frizzante. |
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Oltrepò
Pavese Riesling Renano |
Colore:
giallo paglierino chiaro.
Profumo: caratteristico,
gradevole.
Sapore: secco, fresco
gradevole, talvolta vivace o frizzante. |
Aperitivo,
primi di pesce. |
L'Oltrepò
Pavese Riesling Renano è un vino
DOC la cui produzione è consentita
nella provincia di Pavia.
|
Oltrepò
Pavese Sangue di Giuda |
Colore:
rubino acceso, con riflessi violacei.
Profumo: fine, intenso, vinoso,
fragrante, con leggeri sentori di confettura
e fiori appassiti.
Sapore: dolce e carezzevole con
buon corpo, morbido, equilibrato. |
È
generalmente un vino da dessert, si esprime
al meglio se gustato in compagnia di dolci
a base di frutta fresca. Da provare anche
con formaggi secchi piccanti. |
Il
Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese
o Sangue di Giuda è un vino DOC
la cui produzione è consentita
nella provincia di Pavia. Già considerato
una tipologia della DOC Oltrepò
Pavese, con DM 03/08/2010 ha ottenuto
la qualifica di DOC a sé stante
con la denominazione ufficiale di Sangue
di Giuda dell'Oltrepò Pavese o
Sangue di Giuda. Può essere prodotto
solo in una delimitata microzona dell’Oltrepò
Pavese orientale, dove il suolo argilloso
e calcareo conferisce particolari qualità
organolettiche. È
proposto nelle versioni: frizzante e spumante. |
Oltrepò
Pavese Sauvignon |
Colore:
giallo paglierino.
Profumo: caratteristico,
delicato.
Sapore: asciutto, fresco,
piacevole. |
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L'Oltrepò
Pavese Sauvignon è un vino DOC
la cui produzione è consentita
nella provincia di Pavia. |
Oltrepò
Pavese Sauvignon spumante |
Colore :
paglierino chiaro.
Profumo: caratteristico,
delicato.
Sapore: asciutto, fresco,
piacevole. |
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.
NOTE
Il
Disciplinare prevede per la DOC Oltrepò
Pavese i seguenti vitigni: Barbera, Croatina
(detta localmente Bonarda) , Uva rara,
Vespolina detta anche Ughetta di Canneto,
Pinot nero, Riesling ossia il cosiddetto
Riesling Renano, Riesling Italico, Cortese,
Moscato bianco, Malvasia di Candia, Chardonnay,
Sauvignon, Cabernet Sauvignon.
Per i vini monovitigno si prevede normalmente
l'utilizzo del vitigno omonimo per almeno
l'85%; i vini polivitigno hanno la seguente
base ampelografica:
Il
Rosso e il Rosato: Barbera: dal 25% al
65%; Croatina: dal 25% al 65%; Uva rara,
Ughetta (Vespolina) e Pinot nero: fino
a un massimo del 45%; altri vitigni a
bacca rossa, non aromatici, idonei alla
coltivazione nella Regione Lombardia:
congiuntamente o disgiuntamente, fino
a un massimo del 15%.
Il
Bianco: Riesling e/o Riesling italico:
minimo 60%;Pinot nero o altri vitigni
a bacca bianca, non aromatici, idonei
alla coltivazione nella Regione Lombardia,
fino ad un massimo del 40%.
Il Riesling: Riesling e/o Riesling italico:
minimo 85%;Pinot nero, Pinot grigio e
Pinot bianco: congiuntamente o disgiuntamente,
fino a un massimo del 15%. |
VINI I.G.T.
(Indicazione Geografica Tipica)
Lombardia
|
Collina
del Milanese (Bianco nelle tipologie
normale, Frizzante e Passito; Rosato
nelle tipologie normale e Frizzante;
Rosso nelle tipologie normale, Frizzante,
e Novello) prodotto nelle province di
Lodi, Milano e Pavia.
Provincia
di Pavia (Bianco nelle tipologie normale
e Frizzante; Rosato nelle tipologie
normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie
normale, Frizzante e Novello) prodotto
nella provincia di Pavia.
|
.
ALTRI
Il
Barbacarlo è un vino rosso prodotto
esclusivamente sulle colline nei pressi
di Broni, nell'Oltrepò Pavese,
da Lino Maga e suo figlio. L'esclusività
della produzione è data dal fatto
che viene prodotto solamente dall'azienda
agricola del commendator Maga, nella
misura di circa 10 000 bottiglie l'anno
e dal fatto che il marchio Barbacarlo
è stato registrato. Il vino è
composto al 50% da Croatina, al 30%
da Uva rara e al 20% da ughetta. Ha
conquistato numerosi premi e riconoscimenti
da parte della critica enologica italiana,
dalla guida del Gambero Rosso a quella
dell'Espresso. Era il vino preferito
dello scrittore e giornalista pavese
Gianni Brera, che lo citò in
numerosi suoi articoli.
|
.
Il
San Colombano è un vino DOC la
cui produzione è consentita nelle
province di Lodi, Pavia e Milano.
Colore:
rosso rubino; profumo: vinoso, caratteristico;
Sapore: asciutto, sapido, di corpo,
con retrogusto leggermente ammandorlato.
Viene
prodotto nelle tipologie: San Colombano
Doc Rosso fermo e frizzante San Colombano
Doc Rosso riserva San Colombano Doc
Bianco fermo e frizzante.
Abbinamenti
consigliati:
- San Colombano D.O.C. rosso vivace:
per salumi, frittate, risotti, Cassoeula,
busecca, grana lodigiano
- San Colombano D.O.C. rosso fermo:
per primi piatti con sughi di carne,
arrosti di carni bianche e rosse, gorgonzola
- San Colombano D.O.C. rosso Vigna Battaia
RISERVA: per piatti molto strutturati,
cacciagione, brasati, carni aromatizzate
- San Colombano D.O.C. bianco frizzante:
per salumi, antipasti leggeri, primi
piatti delicati
- San Colombano D.O.C. bianco fermo:
per antipasti, pesce, carni bianche
Produzione
per provincia e stagione:
- Pavia (1990/91) (1991/92) (1992/93)
(1993/94) (1994/95) (1995/96) (1996/97)
- Milano (1990/91) (1991/92) (1992/93)
(1993/94) (1994/95) (1995/96) (1996/97)
- Lodi (1990/91) (1991/92) (1992/93)
(1993/94) (1994/95) (1995/96) (1996/97)
|
.
UN PO' DI STORIA
.
sezione in fase di realizzazione
.
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|
|
LA
DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E
GARANTITA (D.O.C.G.)
E'
un marchio di origine italiano che indica
al consumatore l'origine geografica di
un vino. Il nome della DOCG è indicato
obbligatoriamente in etichetta e consiste
o semplicemente nel nome geografico di
una zona viticola (ad esempio Barolo,
comune in provincia di Cuneo o Carmignano,
comune in Provincia di Prato), o nella
combinazione del nome storico di un prodotto
e della relativa zona di produzione (ad
esempio Vino Nobile di Montepulciano,
il nome con cui è noto storicamente
il vino prodotto a Montepulciano, in provincia
di Siena). La
categoria dei vini DOCG comprende i vini
prodotti in determinate zone geografiche
nel rispetto di uno specifico disciplinare
di produzione. La procedura per il riconoscimento
delle denominazioni è profondamente
cambiata dal 2010 in seguito all'attuazione
della nuova normativa europea (Reg. Ce
479/2008, "Nuova OCM Vino",
recepito in Italia con il Decreto Legislativo
61 dell'8 aprile 2010 in vigore dall'11
maggio 2010). Tra le altre cose, la nuova
legge ha portato in sede comunitaria la
prerogativa di approvazione delle denominazioni,
mentre precedentemente si procedeva tramite
Decreto Ministeriale. Da allora la classificazione
DOCG, così come la DOC, è
stata ricompresa nella categoria comunitaria
DOP. Le DOCG sono riservate ai vini già
riconosciuti a denominazione di origine
controllata (DOC) da almeno cinque anni
che siano ritenuti di particolare pregio,
in relazione alle caratteristiche qualitative
intrinseche, rispetto alla media di quelle
degli analoghi vini così classificati,
per effetto dell'incidenza di tradizionali
fattori naturali, umani e storici e che
abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione
commerciale a livello nazionale e internazionale.
Tali vini, prima di essere messi in commercio,
devono essere sottoposti in fase di produzione
ad una preliminare analisi chimico-fisica
e ad un esame organolettico che certifichi
il rispetto dei requisiti previsti dal
disciplinare; l'esame organolettico inoltre
deve essere ripetuto, partita per partita,
anche nella fase dell'imbottigliamento.
Per i vini DOCG è infine prevista
anche un'analisi sensoriale (assaggio)
eseguita da un'apposita commissione; il
mancato rispetto dei requisiti ne impedisce
la messa in commercio con il marchio DOCG.
Inoltre, la legislazione prevede che le
DOCG abbiano facoltativamente (sulla scorta
di quello che succede da secoli in Francia
con la classificazione legale, di tipo
gerarchico-qualitativa, dei cru) una ulteriore
segmentazione in alto in sottozone (comuni
o parti di esso) o microzone (vigneti
o poco più) ovvero la menzione
geografica aggiuntiva. In Italia, vi sono
alcune DOCG che prevedono questa segmentazione
che va considerata come classificazione
a sé, ovvero la punta della piramdide
qualitativa. |
LA
DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA (D.O.C.)
La
denominazione di origine controllata,
nota con l'acronimo DOC, è un marchio
di origine italiano utilizzato in enologia
che certifica la zona di origine e delimitata
della raccolta delle uve utilizzate per
la produzione del prodotto sul quale è
apposto il marchio; esso viene utilizzato
per designare un prodotto di qualità
e rinomato, le cui caratteristiche sono
connesse all'ambiente naturale ed ai fattori
umani e rispettano uno specifico disciplinare
di produzione approvato con decreto ministeriale.
Tali vini, prima di essere messi in commercio,
devono essere sottoposti in fase di produzione
ad una preliminare analisi chimico-fisica
e ad un esame organolettico che certifichi
il rispetto dei requisiti previsti dal
disciplinare; il mancato rispetto dei
requisiti ne impedisce la messa in commercio
con la dicitura DOC. Il marchio fu ideato
negli anni cinquanta dall'avvocato romano
Rolando Ricci, funzionario dell'allora
ministero dell'Agricoltura. La denominazione
di origine controllata fu istituita con
il decreto-legge del 12 luglio 1963, n.
930, che si applica anche ai vini "Moscato
Passito di Pantelleria" e "Marsala".
Dal 2010 la classificazione DOC, così
come la DOCG, è stata ricompresa
nella categoria comunitaria DOP. |
INDICAZIONE
GEOGRAFICA TIPICA
(I.G.T.)
L'indicazione
geografica tipica, meglio nota con l'acronimo
IGT, è la terza delle cinque classificazioni
dei vini recepite in Italia; indica vini
prodotti in aree generalmente ampie ma
secondo dei requisiti specificati. I requisiti
sono meno restrittivi di quelli richiesti
per i vini a denominazione di origine
controllata (DOC). L'IGT è importante
in quanto è il primo gradino (della
piramide) che separa il vino senza indicazione
dal vino con indicazione. Dal 2010 la
classificazione IGT è stata ricompresa
nella categoria comunitaria IGP (così
come la DOCG e la DOC nella DOP). Questa
categoria comprende i vini prodotti in
determinate regioni o aree geografiche
(autorizzate per legge), secondo un disciplinare
di produzione; essi possono riportare
sull'etichetta, oltre all'indicazione
del colore, anche l'indicazione del o
dei vitigni utilizzati e l'annata di raccolta
delle uve. La menzione IGT può
essere sostituita dalla menzione Vin de
pays per i vini prodotti in Valle d'Aosta,
e dalla menzione Landwein per i vini prodotti
nella provincia autonoma di Bolzano. Generalmente
in questa categoria rientrano i vini prodotti
in territori molto estesi (tipicamente
una regione ma anche zone provinciali
molto grandi) secondo un disciplinare
molto meno restrittivo e severo dei vini
a DOC. È opportuno precisare inoltre
che, a volte, la collocazione di un vino
tra gli IGT è dovuta sia a scelte
commerciali, sia all'impossibilità,
per la loro composizione (vitigni utilizzati
o altro aspetto del processo produttivo),
di rientrare nei disciplinari delle zone
di produzione a DOC e DOCG. |
VINO
(ex "Vino da tavola")
Questa
categoria identifica gli ex "vini
da tavola" con uve autorizzate, senza
dover rispettare particolari disciplinari
di produzione; spesso, si tratta di vini
generici di qualità più
modesta, che riportano sull'etichetta
la ragione sociale dell'imbottigliatore;
facoltativamente possono riportare l'indicazione
del colore (bianco, rosato, rosso) e/o
l'annata, ma non i vitigni utilizzati.
Tuttavia la dicitura vino, senza altre
qualifiche, non è sempre sinonimo
di "scarsa" qualità ma
semplicemente di non appartenenza ad alcun
disciplinare di produzione ovvero (almeno
negli stati membri UE) "anonimo"
rispetto alla logica delle denominazioni
di origine. Spesso, anche se la legge
non prevede questi termini, si indica
come "vino generico" o "vino
comune" per identificare la categoria,
ormai abolita, "vino da tavola".
La categoria vino "tal quale"
non ha, ovviamente, indicazione di origine,
non deve assolutamente indicare le varietà
di uva (vitigno utilizzato) ma facoltativamente
può riportare l'annata (però
a precise condizioni specificate).
Vino Varietale
Si tratta di un vino di cui almeno l'85%
delle uve appartiene alla varietà
indicata in etichetta. La lista delle
varietà con cui si può etichettare
un vino come "vino varietale"
per lo più comprende i vitigni
internazionali. La categoria "vino
varietale" è una novità
introdotta dalla revisione normativa.
Non può riportare indicazione di
origine ma facoltativamente l'annata. |
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PAVIA
E PROVINCIA - I VINI DELL'OLTREPO' PAVESE |
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