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I VINI D.O.C. DELLA PROVINCIA DI PAVIA

La denominazione Oltrepò Pavese è riservata ai vini DOC la cui produzione è consentita nella zona chiamata Oltrepò Pavese compresa nella fascia collinare della provincia di Pavia a sud del Po. A partire dalla vendemmia 2007 è stata riconosciuta la DOCG al vino spumante Oltrepò Pavese metodo classico. La DOC è stata riconosciuta con DPR del 06/08/1970, e successive modifiche (l'ultima con DM 30/11/2011).

La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei vini “Oltrepò Pavese” comprende la fascia vitivinicola collinare dell’“Oltrepò Pavese” per gli interi territori dei seguenti comuni in provincia di Pavia: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo e per parte dei territori di questi altri comuni: Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella, Torricella Verzate.

.ELENCO

VINI
Caratteristiche organolettiche
Abbinamenti
Produzione

Bonarda dell'Oltrepò Pavese

Colore: rosso rubino intenso.

Profumo
: intenso e gradevole, delicato sentore di lieviti.

Sapore
: secco o amabile, leggermente tannico, fresco e talvolta vivace o frizzante.
La versione più diffusa di questo tipico prodotto dell'Oltrepò si presenta vivace o frizzante e si abbina a piatti di salumi, bolliti, cotechino, zampone, cassoeula. Anche paste asciutte con sughi a base di pomodoro meglio se con carne, risotti con carne e/o legumi, ravioli di carne anche in brodo. Esiste però anche una variante ferma, molto più corposa e strutturata (celebre ad esempio il Gaggiarone, prodotto sull'omonimo colle di Rovescala), ideale per le carni rosse e i salumi.
L'Oltrepò Pavese Bonarda è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia. Il vitigno utilizzato per la sua produzione è la Croatina detto tradizionalmente Bonarda nelle zone dell'Oltrepò e del Piacentino. Già considerato una tipologia della DOC Oltrepò Pavese, con DM 03/08/2010 ha ottenuto la qualifica di DOC a sé stante con la denominazione ufficiale di Bonarda dell'Oltrepò Pavese.
Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese
Colore: rosso rubino vivace con riflessi violacei.

Profumo: buona intensità, penetrante, con una leggera nota di liquirizia, confettura di ribes con sfumature speziate.

Sapore
: corposo, netto, rotondo e robusto.
Si consiglia l'abbinamento con piatti a base di carne rossa o di cacciagione.
Il Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia. Si ottiene tradizionalmente dalla vinificazione congiunta dei vitigni Croatina (localmente chiamato anche Bonarda), Barbera, Uva Rara e Ughetta di Canneto, coltivati su versanti ben esposti e spesso molto ripidi, in una ristretta area collinare dell'Oltrepò Pavese orientale, corrispondente al territorio di sette comuni: Canneto Pavese, Castana, Montescano, Cigognola, Pietra de Giorgi, Broni e Stradella. Viene prodotto nelle versioni: fermo (anche a lungo invecchiamento), vivace e frizzante. Già considerato una tipologia della DOC Oltrepò Pavese, con DM 03/08/2010 ha ottenuto la qualifica di DOC a sé stante con la denominazione ufficiale di Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese o Buttafuoco.
Casteggio (DOC)
Colore: rosso rubino intenso, talvolta con riflessi violacei e tendente al granato con l’invecchiamento.

Profumo: profumo intenso, etereo, delicato.

Sapore
: secco, corposo, armonico.
 
Il Casteggio è un vino DOC rosso la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia. È stato riconosciuto come DOC con DM 03/08/2010. In precedenza era considerato una varietà dell'Oltrepò Pavese rosso; rispetto al generico rosso si distingueva per la particolare rinomanza, ribadita dal disciplinare particolarmente rigoroso. Inoltre rispetto al rosso Oltrepò è stato parzialmente modificato l'uvaggio in modo da tener conto della tradizione locale che dà maggiore spazio al vitigno Barbera. L'area di produzione è circoscritta ai comuni di Casteggio, Borgo Priolo, Corvino San Quirico, Montebello della Battaglia, Calvignano, Oliva Gessi e Torrazza Coste. Può essere commercializzato nelle tipologie Casteggio e Casteggio riserva.
Oltrepò Pavese rosso
Colore: rosso rubino intenso.
Profumo: vinoso intenso.
Sapore: pieno, leggermente tannico di corpo e talvolta vivace.
È vino adatto ai secondi di carne, anche alla brace.
Oltrepò Pavese rosso riserva Colore: rosso rubino con riflessi aranciati.
Profumo: intenso ed etereo.
Sapore: asciutto, corposo, armonico.
È vino da piatti di carne robusti: bollito misto, cassoeula, cotechino/zampone con legumi, ossobuchi con risotto alla milanese, coda di bue.
Oltrepò Pavese rosato Colore: rosato tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: leggermente vinoso, caratteristico.
Sapore: asciutto, armonico e talvolta vivace.
 
Oltrepò Pavese rosato frizzante Colore: rosato tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: leggermente vinoso, caratteristico.
Sapore: asciutto, armonico e talvolta vivace.
 
Oltrepò Pavese bianco Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Profumo: intenso, caratteristico.
Sapore: asciutto, gradevole, di gusto fresco e armonico.
 

Oltrepò Pavese Barbera

Colore: rosso rubino intenso, limpido, brillante.
Profumo: vinoso e, dopo invecchiamento, profumo caratteristico.
Sapore: secco sapido, di corpo, leggermente tannico.
Oltrepò Pavese Barbera frizzante Colore: rosso rubino intenso, limpido, brillante.
Profumo: vinoso, profumo caratteristico.
Sapore: sapido, di corpo.
Oltrepò Pavese Barbera riserva Colore: rosso rubino intenso con riflessi granati.
Profumo: vinoso, profumo caratteristico.
Sapore: sapido, di corpo.
Oltrepò Pavese Cabernet Sauvignon
Colore : rosso rubino intenso.
Profumo:
leggermente erbaceo, caratteristico.
Sapore : armonico, pieno, lievemente tannico.

Oltrepò Pavese Chardonnay

Colore: giallo paglierino più o meno carico.
Profumo: caratteristico, con vena aromatica.
Sapore : secco, intenso, sapido, gradevole.
Oltrepò Pavese Chardonnay frizzante Colore: giallo paglierino più o meno carico.
Profumo: caratteristico, con vena aromatica.
Sapore : fresco, intenso, sapido, gradevole, vivace.
Oltrepò Pavese Chardonnay spumante Colore: giallo paglierino più o meno carico.
Profumo: caratteristico, con vena aromatica.
Sapore : fresco, intenso, sapido, gradevole.

Oltrepò Pavese Cortese

Colore: giallo paglierino chiaro.
Profumo: vinoso, caratteristico.
Sapore: morbido, fresco, piacevole.
Oltrepò Pavese Cortese frizzante Colore: giallo paglierino chiaro.
Profumo: vinoso, caratteristico.
Sapore: morbido, fresco.
Oltrepò Pavese Cortese spumante Colore: giallo paglierino chiaro.
Profumo: vinoso, caratteristico.
Sapore: morbido, fresco, piacevole.

Oltrepò Pavese Malvasia

Colore: giallo paglierino
Profumo: aromatico, caratteristico, intenso.
Sapore: secco, persistente.
   
Oltrepò Pavese Malvasia frizzante Colore: giallo paglierino.
Profumo: aromatico, caratteristico, intenso.
Sapore: gradevole, morbido.
Oltrepò Pavese Malvasia spumante Colore: giallo paglierino.
Profumo: aromatico, caratteristico, intenso.
Sapore: secco, amabile, dolce.

Oltrepò Pavese Moscato

Colore: giallo paglierino, con riflessi dorati.
Profumo: aromatico, caratteristico, intenso e delicato.
Sapore: dolce, gradevole, vivace.
Il vino a Denominazione di Origine Oltrepò Pavese Moscato all’atto dell’immissione al consumo può essere caratterizzato, alla stappatura del recipiente, da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione, che conservato alla temperatura di 20° centigradi in recipienti chiusi, presenta una sovrappressione dovuta all’anidride carbonica in soluzione, non superiore a 1,7 bar.
Oltrepò Pavese Moscato frizzante Colore: giallo paglierino, con riflessi dorati.
Profumo : aromatico, caratteristico, intenso e delicato.
Sapore : dolce, gradevole, vivace.
   
Oltrepò Pavese Moscato spumante dolce Colore: giallo paglierino, con riflessi dorati.
Profumo : aromatico, caratteristico, intenso e delicato.
Sapore : dolce, gradevole.
   
Oltrepò Pavese Moscato passito Colore: giallo dorato o leggermente ambrato.
Profumo: aromatico, caratteristico e delicato.
Sapore: dolce, armonico, pieno e vellutato.
   
Oltrepò Pavese Moscato
liquoroso
Colore: giallo dorato o leggermente ambrato.
Profumo: aromatico intenso.
Sapore: vellutato, secco.
   
Oltrepò Pavese Pinot Grigio
Colore: paglierino più o meno intenso o leggermente ramato
Profumo: caratteristico, fruttato.
Sapore: fresco, sapido, secco, gradevole e talvolta vivace o frizzante.
Antipasti leggeri, con tutto il pasce in particolare alla griglia, carni bianche.
Già considerato una tipologia della DOC Oltrepò Pavese, con DM 03/08/2010 ha ottenuto la qualifica di DOC a sé stante con la denominazione ufficiale di Oltrepò Pavese Pinot Grigio.

Oltrepò Pavese Pinot Nero (vinificato in bianco)

Colore: giallo paglierino, verdognolo chiarissimo
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido, fine, molto gradevole.
L'Oltrepò Pavese Pinot Nero è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia. Bisogna distinguere il Pinot nero vinificato in bianco e in rosato, che costituiscono tipologie della DOC Oltrepò Pavese, dal Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese vinificato in rosso, che è una DOC a sé stante.
Oltrepò Pavese Pinot Nero (vinificato in bianco) frizzante Colore: giallo paglierino, verdognolo chiarissimo.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido, fine, molto gradevole, vivace.
Oltrepò Pavese Pinot Nero (vinificato in bianco) spumante Colore: giallo paglierino, verdognolo chiarissimo.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido, fine, molto gradevole.

Oltrepò Pavese Pinot Nero rosato

Colore: rosato, tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido, fine, molto gradevole.
L'Oltrepò Pavese Pinot Nero è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia. Bisogna distinguere il Pinot nero vinificato in bianco e in rosato, che costituiscono tipologie della DOC Oltrepò Pavese, dal Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese vinificato in rosso, che è una DOC a sé stante.
Oltrepò Pavese Pinot Nero rosato frizzante Colore  : rosato, tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido, fine, molto gradevole, vivace.
 
Oltrepò Pavese Pinot Nero rosato spumante Colore  : rosato, tendente al cerasuolo tenue.
Profumo: caratteristico.
Sapore: fresco, sapido, fine, molto gradevole.
 
Oltrepò Pavese Riesling
Colore: giallo paglierino, chiaro, verdolino.
Profumo: caratteristico, gradevole.
Sapore: fresco, gradevole.
Mortadella con pistacchi.
L'Oltrepò Pavese Riesling Italico è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia.
Oltrepò Pavese Riesling frizzante Colore : giallo paglierino, chiaro, verdolino.
Profumo: caratteristico, gradevole.
Sapore: fresco, gradevole intenso.
   
Oltrepò Pavese Riesling riserva Colore : giallo oro con riflessi tendenti all'ambrato.
Profumo: caratteristico, gradevole.
Sapore: fresco, gradevole.
   
Oltrepò Pavese Riesling superiore Colore: giallo oro con riflessi tendenti all'ambrato.
Profumo: caratteristico e gradevole.
Sapore: fresco, gradevole.
   
Oltrepò Pavese Riesling riserva Colore : giallo paglierino, chiaro, verdolino.
Profumo: caratteristico e gradevole.
Sapore: secco, fresco, gradevole e talvolta vivace o frizzante.
   
Oltrepò Pavese Riesling Renano
Colore: giallo paglierino chiaro.
Profumo: caratteristico, gradevole.
Sapore: secco, fresco gradevole, talvolta vivace o frizzante.
Aperitivo, primi di pesce.
L'Oltrepò Pavese Riesling Renano è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia.
Oltrepò Pavese Sangue di Giuda
Colore: rubino acceso, con riflessi violacei.

Profumo
: fine, intenso, vinoso, fragrante, con leggeri sentori di confettura e fiori appassiti.

Sapore
: dolce e carezzevole con buon corpo, morbido, equilibrato.
È generalmente un vino da dessert, si esprime al meglio se gustato in compagnia di dolci a base di frutta fresca. Da provare anche con formaggi secchi piccanti.
Il Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese o Sangue di Giuda è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia. Già considerato una tipologia della DOC Oltrepò Pavese, con DM 03/08/2010 ha ottenuto la qualifica di DOC a sé stante con la denominazione ufficiale di Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese o Sangue di Giuda. Può essere prodotto solo in una delimitata microzona dell’Oltrepò Pavese orientale, dove il suolo argilloso e calcareo conferisce particolari qualità organolettiche. È proposto nelle versioni: frizzante e spumante.

Oltrepò Pavese Sauvignon

Colore: giallo paglierino.
Profumo: caratteristico, delicato.
Sapore: asciutto, fresco, piacevole.
L'Oltrepò Pavese Sauvignon è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pavia.
Oltrepò Pavese Sauvignon spumante Colore    : paglierino chiaro.
Profumo: caratteristico, delicato.
Sapore: asciutto, fresco, piacevole.
 
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NOTE

Il Disciplinare prevede per la DOC Oltrepò Pavese i seguenti vitigni: Barbera, Croatina (detta localmente Bonarda) , Uva rara, Vespolina detta anche Ughetta di Canneto, Pinot nero, Riesling ossia il cosiddetto Riesling Renano, Riesling Italico, Cortese, Moscato bianco, Malvasia di Candia, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Sauvignon.

Per i vini monovitigno si prevede normalmente l'utilizzo del vitigno omonimo per almeno l'85%; i vini polivitigno hanno la seguente base ampelografica:

Il Rosso e il Rosato: Barbera: dal 25% al 65%; Croatina: dal 25% al 65%; Uva rara, Ughetta (Vespolina) e Pinot nero: fino a un massimo del 45%; altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia:
congiuntamente o disgiuntamente, fino a un massimo del 15%.

Il Bianco: Riesling e/o Riesling italico: minimo 60%;Pinot nero o altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino ad un massimo del 40%.

Il Riesling: Riesling e/o Riesling italico: minimo 85%;Pinot nero, Pinot grigio e Pinot bianco: congiuntamente o disgiuntamente, fino a un massimo del 15%.


VINI I.G.T.
(Indicazione Geografica Tipica)

Lombardia

Collina del Milanese (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, e Novello) prodotto nelle province di Lodi, Milano e Pavia.

Provincia di Pavia (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello) prodotto nella provincia di Pavia.

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ALTRI

Il Barbacarlo è un vino rosso prodotto esclusivamente sulle colline nei pressi di Broni, nell'Oltrepò Pavese, da Lino Maga e suo figlio. L'esclusività della produzione è data dal fatto che viene prodotto solamente dall'azienda agricola del commendator Maga, nella misura di circa 10 000 bottiglie l'anno e dal fatto che il marchio Barbacarlo è stato registrato. Il vino è composto al 50% da Croatina, al 30% da Uva rara e al 20% da ughetta. Ha conquistato numerosi premi e riconoscimenti da parte della critica enologica italiana, dalla guida del Gambero Rosso a quella dell'Espresso. Era il vino preferito dello scrittore e giornalista pavese Gianni Brera, che lo citò in numerosi suoi articoli.

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Il San Colombano è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Lodi, Pavia e Milano.

Colore: rosso rubino; profumo: vinoso, caratteristico; Sapore: asciutto, sapido, di corpo, con retrogusto leggermente ammandorlato.

Viene prodotto nelle tipologie: San Colombano Doc Rosso fermo e frizzante San Colombano Doc Rosso riserva San Colombano Doc Bianco fermo e frizzante.

Abbinamenti consigliati:
- San Colombano D.O.C. rosso vivace: per salumi, frittate, risotti, Cassoeula, busecca, grana lodigiano
- San Colombano D.O.C. rosso fermo: per primi piatti con sughi di carne, arrosti di carni bianche e rosse, gorgonzola
- San Colombano D.O.C. rosso Vigna Battaia RISERVA: per piatti molto strutturati, cacciagione, brasati, carni aromatizzate
- San Colombano D.O.C. bianco frizzante: per salumi, antipasti leggeri, primi piatti delicati
- San Colombano D.O.C. bianco fermo: per antipasti, pesce, carni bianche

Produzione per provincia e stagione:
- Pavia (1990/91) (1991/92) (1992/93) (1993/94) (1994/95) (1995/96) (1996/97)
- Milano (1990/91) (1991/92) (1992/93) (1993/94) (1994/95) (1995/96) (1996/97)
- Lodi (1990/91) (1991/92) (1992/93) (1993/94) (1994/95) (1995/96) (1996/97)

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UN PO' DI STORIA

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sezione in fase di realizzazione

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LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA (D.O.C.G.)

E' un marchio di origine italiano che indica al consumatore l'origine geografica di un vino. Il nome della DOCG è indicato obbligatoriamente in etichetta e consiste o semplicemente nel nome geografico di una zona viticola (ad esempio Barolo, comune in provincia di Cuneo o Carmignano, comune in Provincia di Prato), o nella combinazione del nome storico di un prodotto e della relativa zona di produzione (ad esempio Vino Nobile di Montepulciano, il nome con cui è noto storicamente il vino prodotto a Montepulciano, in provincia di Siena). La categoria dei vini DOCG comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione. La procedura per il riconoscimento delle denominazioni è profondamente cambiata dal 2010 in seguito all'attuazione della nuova normativa europea (Reg. Ce 479/2008, "Nuova OCM Vino", recepito in Italia con il Decreto Legislativo 61 dell'8 aprile 2010 in vigore dall'11 maggio 2010). Tra le altre cose, la nuova legge ha portato in sede comunitaria la prerogativa di approvazione delle denominazioni, mentre precedentemente si procedeva tramite Decreto Ministeriale. Da allora la classificazione DOCG, così come la DOC, è stata ricompresa nella categoria comunitaria DOP. Le DOCG sono riservate ai vini già riconosciuti a denominazione di origine controllata (DOC) da almeno cinque anni che siano ritenuti di particolare pregio, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto alla media di quelle degli analoghi vini così classificati, per effetto dell'incidenza di tradizionali fattori naturali, umani e storici e che abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale e internazionale. Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; l'esame organolettico inoltre deve essere ripetuto, partita per partita, anche nella fase dell'imbottigliamento. Per i vini DOCG è infine prevista anche un'analisi sensoriale (assaggio) eseguita da un'apposita commissione; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con il marchio DOCG. Inoltre, la legislazione prevede che le DOCG abbiano facoltativamente (sulla scorta di quello che succede da secoli in Francia con la classificazione legale, di tipo gerarchico-qualitativa, dei cru) una ulteriore segmentazione in alto in sottozone (comuni o parti di esso) o microzone (vigneti o poco più) ovvero la menzione geografica aggiuntiva. In Italia, vi sono alcune DOCG che prevedono questa segmentazione che va considerata come classificazione a sé, ovvero la punta della piramdide qualitativa.

LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA (D.O.C.)

La denominazione di origine controllata, nota con l'acronimo DOC, è un marchio di origine italiano utilizzato in enologia che certifica la zona di origine e delimitata della raccolta delle uve utilizzate per la produzione del prodotto sul quale è apposto il marchio; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato, le cui caratteristiche sono connesse all'ambiente naturale ed ai fattori umani e rispettano uno specifico disciplinare di produzione approvato con decreto ministeriale. Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOC. Il marchio fu ideato negli anni cinquanta dall'avvocato romano Rolando Ricci, funzionario dell'allora ministero dell'Agricoltura. La denominazione di origine controllata fu istituita con il decreto-legge del 12 luglio 1963, n. 930, che si applica anche ai vini "Moscato Passito di Pantelleria" e "Marsala". Dal 2010 la classificazione DOC, così come la DOCG, è stata ricompresa nella categoria comunitaria DOP.

INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA (I.G.T.)

L'indicazione geografica tipica, meglio nota con l'acronimo IGT, è la terza delle cinque classificazioni dei vini recepite in Italia; indica vini prodotti in aree generalmente ampie ma secondo dei requisiti specificati. I requisiti sono meno restrittivi di quelli richiesti per i vini a denominazione di origine controllata (DOC). L'IGT è importante in quanto è il primo gradino (della piramide) che separa il vino senza indicazione dal vino con indicazione. Dal 2010 la classificazione IGT è stata ricompresa nella categoria comunitaria IGP (così come la DOCG e la DOC nella DOP). Questa categoria comprende i vini prodotti in determinate regioni o aree geografiche (autorizzate per legge), secondo un disciplinare di produzione; essi possono riportare sull'etichetta, oltre all'indicazione del colore, anche l'indicazione del o dei vitigni utilizzati e l'annata di raccolta delle uve. La menzione IGT può essere sostituita dalla menzione Vin de pays per i vini prodotti in Valle d'Aosta, e dalla menzione Landwein per i vini prodotti nella provincia autonoma di Bolzano. Generalmente in questa categoria rientrano i vini prodotti in territori molto estesi (tipicamente una regione ma anche zone provinciali molto grandi) secondo un disciplinare molto meno restrittivo e severo dei vini a DOC. È opportuno precisare inoltre che, a volte, la collocazione di un vino tra gli IGT è dovuta sia a scelte commerciali, sia all'impossibilità, per la loro composizione (vitigni utilizzati o altro aspetto del processo produttivo), di rientrare nei disciplinari delle zone di produzione a DOC e DOCG.

VINO (ex "Vino da tavola")

Questa categoria identifica gli ex "vini da tavola" con uve autorizzate, senza dover rispettare particolari disciplinari di produzione; spesso, si tratta di vini generici di qualità più modesta, che riportano sull'etichetta la ragione sociale dell'imbottigliatore; facoltativamente possono riportare l'indicazione del colore (bianco, rosato, rosso) e/o l'annata, ma non i vitigni utilizzati. Tuttavia la dicitura vino, senza altre qualifiche, non è sempre sinonimo di "scarsa" qualità ma semplicemente di non appartenenza ad alcun disciplinare di produzione ovvero (almeno negli stati membri UE) "anonimo" rispetto alla logica delle denominazioni di origine. Spesso, anche se la legge non prevede questi termini, si indica come "vino generico" o "vino comune" per identificare la categoria, ormai abolita, "vino da tavola". La categoria vino "tal quale" non ha, ovviamente, indicazione di origine, non deve assolutamente indicare le varietà di uva (vitigno utilizzato) ma facoltativamente può riportare l'annata (però a precise condizioni specificate).

Vino Varietale
Si tratta di un vino di cui almeno l'85% delle uve appartiene alla varietà indicata in etichetta. La lista delle varietà con cui si può etichettare un vino come "vino varietale" per lo più comprende i vitigni internazionali. La categoria "vino varietale" è una novità introdotta dalla revisione normativa. Non può riportare indicazione di origine ma facoltativamente l'annata.

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PAVIA E PROVINCIA - I VINI DELL'OLTREPO' PAVESE
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